giovedì 11 aprile 2013

L'UOMO DEI PAPERI: CRONOLOGIA RAGIONATA DEL FUMETTO DI CARL BARKS. VII PARTE: 1944 - ULTIME DALLA GERMANIA! CARL BARKS: DIE ÖLGEMÄLDE

di Francesco Manetti

NOTA: Tutto il materiale illustrativo pubblicato in questo post è di proprietà della WALT DISNEY PRODUCTIONS e degli altri aventi diritto ed è qui riprodotto ai soli fini di studio, documentazione e identificazione.  


Dopo a momentary lapse of reason e dopo lo "speciale" sulla rivista Der Hamburger Donaldist riparte con la consueta struttura la cronologia barksiana di Dime Web, commentando le prime due avventure del 1944. Ma in qualche modo ci ricolleghiamo alla puntata teutonica del 7 marzo 2013...


La copertina di Carl Barks - Die Ölgemälde, il volume di Blum pubblicato nel 2012 dalla Ehapa.


Tutti gli olii di Barks secondo la Ehapa

...spendendo due parole sullo straordinario volume Carl Barks - Die Ölgemälde pubblicato nell'autunno 2012 dalla Egmont Ehapa Verlag GmbH, storica sotto-divisione tedesca della danese Egmont. L'autore è il superesperto mondiale sull'opera dell'oregoniano, Geoffrey Blum, al quale si deve gran parte del lavoro critico per l'immortale enciclopedia a fumetti sui paperi della Another Rainbow, The Carl Barks Library, punto fermo per tutte le cronologie, nonostante alcuni famigerati difetti (tra cui l'opinabilissima scelta politically correct di ritoccare i tratti somatici dei personaggi "etnici"). Si tratta di un cartonato con sovraccoperta, un monstre di oltre 400 pagine, tutto a colori, venduto nel Bundesstaat a 99 euro, ma rintracciabile facilmente su Internet (vedi per es. Amazon) al 33% di sconto, spese di spedizione incluse.


Carl Barks e Geoffrey Blum nel 1991. Nello scaffale sullo sfondo si notano tre classici volumi mondadoriani della serie Io: Io Paperone, Io Paperino e Io Topolino!


L'opera copre, in ordine cronologico, un periodo lungo quasi 40 anni, dal 1971 al 1997, durante il quale Barks, smessi i panni dell'Uomo dei Paperi, indossò la casacca del pittore, sfornando un buon numero di dipinti a olio, di disegni a china, di acquarelli, di pastelli, di matite e altro, nella quasi totalità riconducibili alla sua carriera disneyana. Quei capolavori hanno sempre avuto un gran valore sul mercato del collezionismo "alto" collegato alla passione per il fumetto e al collezionismo di Disneyana, ma oggi sono inarrivabili: con i soldi richiesti attualmente per alcuni di quei quadri potremmo quasi comprarci casa!


She was Spangled and Flashy, 1975: uno degli olii ai quali Barks lavorò con maggior impegno, con schizzi e versioni preparatorie in gran numero.


Il punto di forza del volume di Blum è l'ottima qualità della riproduzione dei dipinti e la scelta, profondamente filologica, di accompagnare molte delle riproduzioni con le copertine o le vignette alle quali si era ispirato, con le stesure e gli sketch preparatori e con le versioni intermedie che hanno portato l'artista, passo dopo passo, al risultato finale - mirabile l'esempio del Flying Dutchman nel 1972! Completano il libro disegni inediti con dedica provenienti da collezioni private, foto barksiane rare e poco viste e altro materiale.
Quanto di più vicino a un orgasmo...


July Fourth in Duckburg, 1976. Nel quadro, oltre ai personaggi creati da Carl Barks, appaiono volti noti del fandom e del comicdom americano del periodo, che per primi riconobbero e valorizzarono l'opera barksiana. Tra questi Bruce Hamilton, Micharl Barrier, Russ Cochran, Bud Plant e Robert M. Overstreet.



Geoffrey Blum
CARL BARKS - DIE ÖLGEMÄLDE
ottobre 2012
Egmont Ehapa Verlag GmbH
Ehapa Comic Collection
pag. 424
Copertina: Luck of the North (1973), Carl Barks
s.i.p. (€ 99,00)


 
Le storie in ordine cronologico. VI parte: gennaio/febbraio 1944

Ho deciso, per la cronologia ragionata delle storie a fumetti realizzate da Barks (anche per i soli testi o per i soli disegni), di seguire la scelta fossatiana della numerazione progressiva.

Ogni storia è preceduta dai seguenti dati:

a) Titolo originale (quando esiste; molte delle storie brevi hanno solo il nome del protagonista; se non esiste è indicato fra parentesi il titolo - o i titoli - con il quale è ora conosciuto nelle più note cronologie)
b) Titolo italiano (e numero di strisce per tavola - in media due vignette per striscia)
c) Prima edizione americana
d) Prima edizione italiana
e) Numero di tavole
f) Data di consegna (se fra parentesi significa che è incompleta o presunta)
g) Personaggi principali in ordine alfabetico (nome originale e italiano; se sono identici c'è solo quello!)
h) Luoghi principali in ordine alfabetico
i) Mappa di Paperopoli in ordine alfabetico (se la storia - tutta o in parte - è ambientata a Duckburg)
j) Mestieri di Paperino in ordine alfabetico (quando c'è Paperino - e se svolge qualche mestiere!)
k) Ipse Dixit (battuta e/o sketch buffi e/o significativi) con numero della tavola e della vignetta dove appare

Potete notare che le categorie di dati che vanno da a) a f) sono consuete nelle cronologie barksiane; la categoria g) si trova raramente; le ultime quattro categorie non sono invece mai - o quasi mai state usate (intendendo: nei volumi e nei siti più noti).

Ai dati seguono:

1) Cover dell'albo originale
2) Riassunto e commento (con eventuali curiosità e trivia)
3) Vignetta significativa





Blum & Barks, 1991




1944

14. Donald Duck in Snow Fun
Paperino sciatore (3 strisce)
Walt Disney's Comics and Stories 40 - gennaio 1944
Albi d'Oro 78 (novembre 1947)
10 tavole
agosto 1943
Personaggi principali:
Commesso dello Ye Olde Ski Shoppe, Donald Duck (Paperino), Huey Dewey & Louie (Qui Quo & Qua)
Luoghi principali
Duckburg (Paperopoli), zona turistica e sciistica montana (presumibilmente non lontana da Paperopoli)
Mappa di Paperopoli:
casa di Paperino, Ye Olde Ski Shoppe
Mestieri di Paperino:
sciatore (salto con gli sci)
Ipse Dixit:
Paperino: Beh, almeno ho altri due minuti di vita!



Walt Disney's Comics and Stories n. 40, gennaio 1944



Nuovo capitolo delle family wars, gli scontri intergenerazionali fra Paperino e i Nipotini: nonostante i titanici sforzi Donald non riesce a far valere su Qui Quo Qua il peso degli anni in più, e regolarmente segna la sconfitta. Una provvidenziale nevicata - non prevista da lunari e almanacchi come quello appeso nella casa dell'urborghese Paperino - porta i quattro paperi sulle montagne nei dintorni di Paperopoli per sfidarsi in una gara di salto con gli sci. Ogni tavola di questa scoppiettante short del gennaio 1944 (concepita e fruibile come un approfondito storyboard per cartoni animati) è pensata come una sorta di ministoria autoconclusiva con gag finale: il trucco del gesso, i 20 cm di neve in pochi minuti, il salto dal trampolino con la tecnica "a paletto e giravolta", il salto con nuotata aerea conclusiva, il salto con atterraggio sul nido d'aquila, il salto delle due vallate, il rogo catartico notturno degli sci infigardi. L'eroismo di Paperino non è mai messo in dubbio: parte da principiante e (nonostante il trucco della molla che sarà ripreso da Chuck Jones per il suo Wile E. Coyote) arriva a sfiorare un record mondiale! E' solo il desiderio di strafare che lo danna. Notevoli le vignette by night che aprono e chiudono l'episodio: Barks, per rendere più "drammatica" la situazione, mette in campo alcune fra le sue più celebri silohuette.
Note: a partire dalla seconda vignetta della terza tavola i Nipotini si riferiscono a un loro anonimo Scout Master. E' il primo, velatissimo, accenno al Gran Mogol e alle Giovani Marmotte, create da Barks nel 1951. Come in altre "brevi" del periodo, dalla seconda alla decima tavola corre in alto una strip of art con il titolo e con i quattro paperi sulle piste da sci.



L'uso della silhouette e la strip of art tav. 2, vign. 1 e 2.



15. Donald Duck in The Duck in the Iron Pants
Paperino e l'uomo di ferro (3 strisce)
Walt Disney's Comics and Stories 41 - febbraio 1944
Albi Tascabili di Topolino 18 (settembre 1948)

10 tavole
settembre1943
Personaggi principali:
Donald Duck (Paperino), Huey Dewey & Louie (Qui Quo & Qua)
Luoghi principali
Duckburg (Paperopoli)
Mappa di Paperopoli:
casa di Paperino
Mestieri di Paperino:
guerriero in armatura
Ipse Dixit:
Paperino: Niente può salvarvi da me! Io sono invincibile! Io sono il fato stesso! SNORT!



Walt Disney's Comics and Stories n. 41, febbraio 1944



Dopo Snow Fun di gennaio ecco uscire nel febbraio del 1944 la seconda parte delle lotte sulle neve fra Paperino e i Nipotini. Il resto di Paperopoli, i personaggi secondari, il parentado: tutto è annullato, tutto viene dissolto dalle polveri infuocate delle guerre famigliari. Il clima bellico si respira fin dall'inizio. Nella prima tavola Qui Quo Qua hanno già scavato nella neve del giardino casalingo una profonda trincea con tanto di munizioni bell'e pronte. Paperino si è però premunito: cappello a cilindro legato con l'elastico (vero e proprio casus belli) e catapulta per sparare in aria pesanti valanghe. Sorge poi un fortino, strutturato come un igloo inuit, e rinforzato saldando i blocchi con la fiamma ossidrica - come farebbe ogni rispettabile scultore del ghiaccio. Il castello sottozero, sul quale sventola il Jolly Roger (la bandiera dei pirati, e allo stesso tempo un beffardo simbolo di anarchia e ribellione giovanile), è attrezzato con ogni genere di apparecchio per il lancio delle palle di neve; i rimandi al Medioevo continuano e si intensificano quando Donald esce di casa indossando una pesante armatura (le "braghe di ferro" del titolo originale) cosparsa di grasso idrorepellente. E' completamente inattaccabile: soltanto il fuoco riuscirà a stanarlo. La vignetta finale della storia rimanda all'ultima di Snow Fun: là Paperino ardeva gli infidi sci in un bidone di benzina vuoto; ora i Nipotini, trasformata l'armatura in stufa, arrostiscono succulente salsicce. Ferro & fiamme.


The Duck in the Iron Pants, 1973



A Hot Defense, 1974



Note: la mise da cerimonia (marsina e tuba) che Paperino sfoggia nelle prime tavole della storia prefigura l'arrivo di Paperon de' Paperoni (1948), con il suo caratteristico abbigliamento da "ricco tirchio"; la splash panel è servita a Barks come premessa all'episodio (è quello che negli USA chiamano preview); come nell'avventura precedente, anche in questa, alla sommità delle tavole da 2 a 10, è presente una striscia grafica con il titolo e i Paperi raffigurati in tenuta da battaglia; è questa la prima storia alla quale Barks si ispira per i suoi celebri dipinti a olio (per l'esattezza Duck in the Iron Pants del 1973 e il similare A Hot Defense del 1974 - entrambi tratti dalle vignette 5 e 6 di tavola 9).
La storia non fu commentata nel Collezionare Speciale Carl Barks.


La splash panel.


Francesco Manetti

N.B. Trovate tutti i collegamenti alle altre puntate nella nostra rubrica dedicata alle Cronologie.

 
P.S.
Questo mio umile tributo all'opera barksiana è inteso come un work in progress: aspetto e accolgo ogni genere di suggerimento, intervento e correzione per integrare la presente cronologia. Potete mandarmi anche vostri personali interventi, articoli e idee per le introduzioni: in tal caso la puntata della cronologia sulla quale il vostro intervento apparirà verrà firmata in tandem - o quanto meno verrete citati (non in giudizio) per l'aiuto concesso! (F. M.) 

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